Come tutte le favole, la nostra inizia con “C'era una volta”.

 

Era il 1948 quando Amelio Bellotto, padre di Giorgio, di ritorno dalla Seconda Guerra Mondiale, decide di mettere in pratica l’esperienza maturata come autista di camion, durante la quale intuì l’enorme vantaggio dei pneumatici gonfiati ad aria rispetto alle ruote in ferro.

 

Cominciò così la sua avventura di gommista in un piccolo garage nel centro di Este, occupandosi di trattori agricoli, a quel tempo quasi tutti attrezzati con ruote in ferro, equipaggiandoli con pneumatici gonfiati con aria compressa.

 

L’intuizione si rivela vincente e permette ad Amelio di gettare le basi per il futuro successo dell’azienda; ma solide basi devono sempre coniugarsi con la voglia di migliorarsi costantemente; così nel  1955 ideò e costruì un rudimentale “smonta-gomme” manuale (fino ad allora le gomme si smontavano a mano).

 

Segue il boom economico,  l’Italia che va motorizzandosi e Amelio continua a cavalcare con successo il progresso dell'automobile.

 

Nel frattempo nel 1958, nasce il secondogenito Giorgio, attuale titolare dell’azienda, che sin da piccolo si dimostra affascinato dal lavoro del padre e se ne innamora. Giorgio comincia a lavorare nell’azienda di famiglia nel 1977.

 

Nel 1979 Giorgio, che da 6 anni corre nel motocross (con un certo Miki Biasion), sempre assistito dal suo segnalatore Michele Celestino, incontra un vecchio amico, ex pilota di motocross, passato alle 4 ruote dei rally come navigatore: la richiesta è una fornitura di pneumatici da corsa per auto, business sconosciuto per lui fino a quel momento. Giorgio accetta: è la svolta.

 

In quell’anno in Italia c’erano due gommisti che gestivano l’80% del mercato, mentre altri 41 si spartivano il rimanente 20%. All’entrata in scena nel settore Giorgio è il 44° gommista! L’ultimo della classifica.

 

Trovare spazio per lavorare sembra impossibile in periodi così difficili (siamo nei primi anni ’80), ma con l’aiuto della nascente scuderia città di Monselice e l'ingresso nell’organico di Michele (il segnalatore di Giorgio al tempo del motocross,  divenuto poi il responsabile competizioni dell’azienda) il lavoro comincia a crescere, e di anno in anno sempre più piloti si affidano alla Bellotto Gomme, che diventa in seguito Bellotto Racing.

 

Il 1985 comincia alla grande seguendo il team Ford Marlboro Spagna, dove il pilota è Antonio Zanini, mentre il team manager è un certo Carmelo Ezpeleta, attuale CEO della MotoGP.

 

Nel frattempo al lavoro sulle gomme viene abbinato quello sugli assetti e, di pari passo la storia si arricchisce di nuovi aneddoti, come nel 1986 quando le Ferrari 308 della Promotor Sport vengono assettate “Made in Este” nella sede originaria in centro:  alla sera, all’accensione del mitico 8 cilindri Ferrari, il tranquillo centro della piccola cittadina diventava un autodromo, e via Guido Negri sembra la griglia di partenza di una gara, con buona pace per le forze dell’ordine (che tuttavia al rombo di quel capolavoro chiudevano volentieri un occhio).

 

Questa esperienza, come tante altre, si rivela determinante nel comprendere come “lavorano” le gomme, nel garantire ottimi risultati, mentre nel frattempo dei 43 gommisti in Italia, ogni anno ne sparisce qualcuno: la scalata all’olimpo (delle corse e non) continua.

 

Nel 1992 Bellotto Racing diventa fornitore unico di Ford Italia, e con il pilota Cunico vince la tappa di Sanremo del mondiale rally.

 

L’appetito vien mangiando e il solo impegno nei rally non sazia più la sete di competizioni. Così nel 1993 si scende in pista, in grande stile, dalla porta principale: la Michelin affida alla Bellotto il service dei team ufficiali di BMw, Alfa e Opel per il Campionato Italiano Super turismo. Dalle ceneri del Superturismo nel 2000, nasce il Campionato Europeo Turismo, che Michelin assegna ancora una volta a noi.

 

I volumi di lavoro continuano ad aumentare e anche gli spazi devono essere parametrati; per questo motivo nel 1995 viene inaugurata la sede attuale di Via Ateste, che offre uno spazio 3600 metri quadrati, dove tutto sembra grandissimo. Il parco automezzi passa da 3 camion a 8, aumenta anche l’organico dell’azienda.

 

Nel 2002, quasi increduli, Giorgio e Michele vengono chiamati dalla stessa Michelin alla gara di F1 di Imola, non come spettatori, bensì per effettuare delle raspature sulle gomme anteriori. Michele viene letteralmente blindato dentro al camion a temperatura controllata; forte della sua esperienza maturata in dieci anni di superturismo esegue una lavorazione a regola d’arte che permette a Ralf Schumacher di aggiudicarsi il GP, prima vittoria di una macchina gommata Michelin in F1.

 

La stessa volontà di essere sempre un passo avanti altri, che animava Amelio, spinge Giorgio a produrre per conto di Michelin F1 due raspe “Made in Bellotto” che vengono usate per tutto il campionato del mondo di F1 nel 2002/3 Il sodalizio con Michelin continua a crescere, fino all’affidamento di una serie di test invernali  per le Moto 500 GP, dove si utilizzano sempre raspe “Made in Este”. Da questa esperienza a fine test viene prodotta una raspatura concepita esclusivamente per le moto.

 

Nel frattempo il Campionato europeo diventa Campionato del Mondo WTCC; a Bellotto Racing viene affidata la fornitura pneumatici fino al 2005 da Michelin, poi dal subentrato fornitore (e nostro attuale partner) Yokohama.

 

Chiusa la parentesi WTCC, Michelin continua ad affidarsi al nostro service per il Campionato del Mondo GT, e dal 2006 il nostro portafoglio gare si è arricchito della mitica 24 ore di Le Mans. Dal 2016 nuova esperienza, si entra dalla ingresso principale nel settore moto da pista, Dunlop motorsport ci affida,  forti di una esperienza di 38 di corse, la vendita e assistenza in pista dei pneumatici da competizione.

 

Il grande capannone di 3600 metri quadrati, intanto è diventato piccolo, anche perché il parco automezzi arriva a 30 tra camion, bilici, furgoni e svariati mezzi di appoggio. Un nuovo reparto corse è una struttura da 13500 metri cubi, situata ad 1 chilometro dalla sede principale.

 

E’ un capannone che condividerà con la sede principale molti tratti che concorrono ad identificare il family feeling, e come sempre all’avanguardia: le gomme sono stoccate a temperatura controllata onde evitare shock termici con sofisticati sistemi antifurto per garantire la sicurezza.

 

Oggi, 38 anni dopo l’inizio di questa avventura, i gommisti che curano l’assistenza alle corse in Italia sono 4, e noi, Bellotto Racing, siamo diventati leader a livello internazionale, da sempre al fianco dei migliori piloti di rally, pista e salita, facendo tesoro delle esperienze di ognuno e offrendo loro la nostra.

 

“E come tutte le favole che si rispettano, vissero tutti felici a contenti” racconta Giorgio Bellotto “Non è proprio così, ma sicuramente sono felice e orgoglioso di aver portato avanti il sogno di un’azienda che, con alti e bassi, continua ad andare avanti regalandomi emozioni fortissime. Quelle stesse emozioni che ci animano da sempre, e mi permettono, con l’aiuto dei miei collaboratori, di svegliarmi tutte le mattine e ringraziare mio padre per avermi dato l'opportunità di fare questo lavoro. Grazie papà”.